mercoledì 3 luglio 2013

Benito Mussolini, spia dei servizi segreti inglesi

Internazionale socialista istituzionalmente pacifista
I governi dell''intesa", scaltramente spendendo denari, furono in grado di ottenere supporto considerevole alla loro "causa". Il maggior risultato l'ottennero dividendo in due il partito socialista, che per statuto è pacifista, e riuscirono a spaccarlo in due grazie alle cospicue sovvenzioni in denaro fatte, anche, a Benito Mussolini. Mussolini era un socialista rabbioso che era stato leader del movimento pacifista nella guerra di Tripoli del 1911 ed era anche direttore dell'Avanti, il giornale più socialista di tutti i giornali socialisti; fu espulso, formalmente proprio per questo motivo, dal partito socialista, quando sosteneva l'intervento in guerra, al fianco dell''intesa", in quella tragedia che poi diventò la prima guerra mondiale.

Mussolini disoccupato ma con le sterline in saccoccia
Espulso dall'Avanti e dal partito socialista. Disoccupato, forse, ma non spiantato; perché, tanto per cominciare, stando al The guardian, Mussolini prendeva 100 sterline di stipendio mensile dal MI5, il servizio segreto inglese; secondo BBC NEWS, quelle cento sterline equivalgono a 5000 sterline settimanali del giorno d'oggi (che sono circa 5800 Euro), e servivano per propagandare la posizione "interventista", per far entrare l'Italia in guerra. Il servizio segreto inglese, l'MI5, lo stesso al quale sarebbero appartenuti Ian Fleming e lo stesso James Bond 007, se fossero veramente esistiti, sovvenzionava allora, come fa oggi a fianco ai servizi segreti statunitensi, i giornali degli altri stati in modo da favorire la propaganda dei loro padroni: i conglomerati dell'industria bellica e i circuiti bancari che li finanziano.

Luoghi comuni e puttanate per commentare il fatto..
La stampa di oggi, come sappiamo, favorisce la propaganda con tecniche surrettizie più indirette rispetto a quelle esplicite e melodrammatiche dei tempi della prima guerra mondiale; oggi si limita ad assumere degli imbecilli, semi-analfabeti, e poi sono loro a fare la propaganda, semplicemente riempiendo le pagine di luoghi comuni e di puttanate. Nell'esempio di Mussolini reclutato dai servizi segreti inglesi, che è confermato anche dal The telegraph, i giornalisti non indagano i legami fra Mussolini e i suoi amici esteri, né cercano d'ipotizzare quanta influenza tali uffici di propaganda straniera potessero aver avuto sull'entrata dell'Italia in guerra e quale fosse stato il loro interesse e il loro vantaggio. La tragedia della prima guerra mondiale, dei suoi 25 milioni di morti, viene liquidata, come al solito, con le solite sciocchezze; Mussolini era un italiano, era un donnaiolo, è chiaro che, secondo quei giornalacci, si spendeva le cento sterline settimanali andando a puttane. Ed ecco chiuso l'argomento sull'influenza che i servizi segreti inglesi possano aver avuto, per conto dei loro padroni, sulla partecipazione dell'Italia "interventista" alla terribile tragedia della prima guerra mondiale.

I motivi dei finanziamenti inglesi a Mussolini
Certo, il movente più immediato di questi uffici inglesi appariva quello di far partecipare un alleato in più, l'Italia, alla guerra, in modo tale da avere più probabilità di riuscire ad assediare la Germania e, così, vincere la partita. Ma la guerra non si fa per vincere, la guerra non è un mezzo per giungere a un fine, la guerra è il fine. Facendo fare la guerra agli altri stati europei - alleati e non - e spostando i propri eserciti in Medio oriente, alla cacciata dei turchi dall'Arabia e alla presa delle sue risorse petrolifere, i vantaggi dei conglomerati inglesi di quella guerra sono stati molteplici e variegati; li vedremo in seguito. Benito Mussolini, il millantatore Mussolini, il socialista che poi diventerà fascista, era stato messo alla testa dell'Avanti. Da chi e perché? Poi, è stato cacciato dall'Avanti, perché? Ufficialmente, perché aveva preso la posizione interventista e i socialisti, a livello internazionale, avrebbero dovuto essere pacifisti per principio statutario. O forse si è saputo, nel frattempo, che Mussolini prendeva doppio stipendio? Sia come sia, Mussolini fondò subito un altro giornale, per cavoli suoi, il "Popolo d'Italia", altra bella buffonata, e stavolta i fondi erano francesi.

Finanziamenti al fascismo dal Regno Unito e dalla Francia

Da quel momento, Mussolini, s'imbarcava in quella carriera disinibita che lo faceva dittatore d'Italia e, fino a quel momento, abbiamo visto che i suoi finanziatori erano esteri e utilizzavano prevalentemente denaro pubblico del Regno Unito e della Francia. Con il trattato segreto di Londra 26 aprile 1915) si ottiene che l'Italia decide di partecipare all'eccidio in un mese, in cambio del Trentino, di Trieste, dell'Istria (ma non Fiume), della Dalmazia del sud, del protettorato dell'Albania, delle isole del Dodecanneso, dell'Adalia in Asia Minore, di un prestito di 50 milioni di sterline, di una parte delle indennità di guerra e dell'esclusione del Papa da qualunque negoziazione sulla pace. Con queste promesse si decise di mandare gli italiani a morire nelle trincee e si ha una dichiarazione di guerra rivolta ad Austria-Ungheria il 23 maggio 1915; quella contro la Germania si ha solo nell'agosto del 1916.

Il trattato di Londra viene rosicato per venticinque anni e sarà poi usato a pretesto per l'attacco italiano all'Etiopia nel 1935 e alla Francia, nel 1940. Nell'autunno del 1917, a Caporetto, si ha che i soldati austriaci, rinforzati dal capitale tedesco, sfondano le linee italiane; la difesa italiana crolla; verrà poi rimessa sù lungo il Piave, ma costa la vita a 600 mila uomini, la maggioranza dei quali, disertori, ammazzati dai loro compagni.

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