venerdì 28 giugno 2013

Brzezinski e la ridicola farsa del terrorismo islamico

Zbigniew Brzezinski, suggeritore fondamentale di politica estera dei vari burattini al governo federale degli USA fin dagli anni sessanta, sempre presente presso CFR, Commissione Trilaterale e Builderberg, riassume in poche battute i motivi (il movente) per i quali, secondo il suo punto di vista, era opportuno e necessario inventare una presa per il culo estera, non nuova ma alternativa alla cosiddetta "guerra fredda": il terrorismo.

Zbigniew Brzezinski, a 85 anni e passa, parla senza mezzi termini, forse perché è di origine polacca, e se ne stra-fotte di dire cose che - per un italiano medio, come per esempio il Montanelli, che è rimasto lecca-culo fino alla morte - potrebbero sembrare imbarazzanti; per esempio non ha nessuna difficoltà ad ammettere che è stato lui uno degli organizzatori delle attività di quei pecorai pachistani ed afgani che, secondo le cronache imposte dal circuito dell'informazione controllata, avrebbero organizzato quell'operazione complicatissima negli Stati Uniti d'America che prevedeva il dirottamento di 4 aerei di linea da mandare a spasso per ore sui vari spazi aerei della federazione e che è culminata con la demolizione controllata di tre torri gemelle e l'assassinio di 3000 cittadini statunitensi.

Certamente è faticoso riuscire a credere alla malizia che sta dietro alla False Flag Operation (gli incidenti gravi creati artificialmente a pretesto per mandare i giovani in guerra) della demolizione controllata delle 3 torri gemelle di New York. Però, se uno ascolta con attenzione la versione ufficiale, quella è ancora più difficile da credere; la vicenda circostanziata dai principali mezzi d'informazione internazionali è assolutamente impossibile; è talmente ridicola e grottesca che potrebbe essere stata messa assieme più per dimostrare la semplicità dei fanciulli che credono alle cretinate della stampa e della televisione che non per coprire un vero e proprio complotto ordito per facilitare i genocidi della politica estera e per giustificare l'imposizione dello Stato Totalitario Assoluto negli USA, la nazione che tutti credono essere libera, la nazione fascista per eccellenza. Fascista dopo di Roma, sì, ma prima, molto prima di Mussolini e di Hitler.

Zbigniew Brzezinski, lucido e pragmatico, a differenza dei burattini (Bush e Obama) che istruisce, non ha nessun problema a suggerire apertamente che gli USA sono e devono essere l'unica vera superpotenza globale, che devono dominare sul resto del mondo, come infatti è, e che, per fare ciò, devono inventare un pericolo esterno costante in modo da tenere sotto controllo la popolazione interna; l'espansione delle guerre e delle spese militari è necessaria per proteggersi da un pericolo inventato dagli stessi soggetti che hanno interesse all'espansione della guerra e all'aumento di fatturato dei conglomerati finanziari e industriali dell'industria bellica (che poi sono riconducibili ad alcune famiglie di capitalisti e sono sempre le stesse da almeno un secolo).

Zbigniew Brzezinski ha scritto e fatto pubblicare alcuni libri; il libro dal quale prendo le due citazioni a spiegazione della presa per il culo dell'undici settembre s'intitola:
The Grand Chessboard ed è una rottura di palle; comunque, per far pratica di lingua inglese, a chi interessa, posso prestare la mia copia personale in pdf che si può scaricare da qui: Zbigniew Brzezinski - The Grand Chessboard.

Ecco le citazioni, che ricostruiscono in due battute le sue raccomandazioni per imporre il dominio su quella parte di mondo ancora non dominata e di inventare un pericolo esterno per giustificare il genocidio alla popolazione interna.

"OLTRE L'ULTIMA SUPERPOTENZA MONDIALE
Nel lungo periodo, le politiche del mondo sono destinate a divenire sempre più congeniali per la concentrazione del potere egemonico nelle mani di un singolo Stato. E quindi, l'America non solo è la prima, e la sola, vera super-potenza mondiale, ma è molto probabile che sia anche l'ultima".
                                                        ..........................

"Inoltre, dato che l'America diviene una realtà sempre più multiculturale, può risultare più difficile costruire un consenso sulle questioni di politica estera; eccetto che nelle circostanze di una, veramente grande, diretta minaccia, diffusamente percepita, dall'esterno. Tale consenso generale (quello ottenuto sotto il timore di una minaccia continua dall'esterno) è esistito durante tutta la seconda guerra mondiale e durante la guerra fredda...."

Ora bisognava creare una minaccia nuova, rinvenibile un po' ovunque, anche da noi, per consentire a uomini armati di perquisire, snidare, controllare, spiare, deportare, torturare ed eliminare vittime innocenti, senza il bisogno di un mandato dell'autorità giudiziaria e senza il bisogno di dover sottostare a procedure costituzionali restrittive, originariamente statuite con il preciso intento di inibire le tentazioni totalitarie che sono sempre pronte ad affiorare tra le oligarchie poste in posizioni chiave del potere.

Questa minaccia è il terrorismo e non è neppure nuova come idea; è nuova rispetto ai tempi recenti, nei quali ci si limitava a considerare minaccia esterna solo quella legata a territori specifici in cui prevalessero impianti ideologici specifici, come per esempio la minaccia totalitaria dei fascismi e la minaccia della guerra nucleare con il blocco cosiddetto "comunista.

Zbigniew Brzezinski ha detto la sua, nel 1997, i burattini hanno eseguito il resto e gli organi dell'informazione controllata hanno venduto le storielle fantastiche ufficiali che sappiamo.

Vediamo alcune circostanze, poche, brevemente, che servono solo a sottolineare l'assurdità della novella ufficiale imposta dalle televisioni e dai giornali del mondo.

1) Prima dell'attacco, pare che nessuno si sia reso conto di nulla.

2) Poche ore dopo l'attacco Osama Bin Laden e la rete Al Qaeda sono individuati come i responsabili - senza uno straccio di prova - e tutti i giornalisti del mondo dipingono i pecorai afgani e pachistani come dei "l'incarnazione del male".

3) I Talebani sono andati al potere in Afghanistan grazie al sostegno militare statunitense. Metà della forza lavoro e degli equipaggiamenti talebani origina in Pakistan, dal ISI, il servizio segreto inventato dalla CIA.

4) Al Qaeda è un'invenzione delle agenzie di spionaggio statunitensi e delle loro affiliate locali e viene usata ogni volta che serve un intervento militare da parte degli Stati Uniti; era una pedina nelle mani della CIA e lo è ancora pochi mesi prima dell'attacco a New York, proprio perché è stata usata nel Kossovo.

5) Bin Laden appartiene alla CIA e tratta con la CIA ancora fino a pochi mesi prima dell'undici settembre; i dirigenti ISI vanno a trovarlo anche in ospedale, nel loro ospedale, dove è ricoverato per le sue coliche renali.

6) Bin Laden è ancora ricoverato in ospedale il 10 settembre, in Pakistan, protetto da ISI e CIA, ma comunque in posizione difficile per coordinare l'attacco.

7) L'Afghanistan confina con la Russia, l'india e l'Iran. La posizione strategica per impianti militari USA stabili e pronti alla prossima espansione è chiara.

8) Il congresso americano, come i parlamenti europei dei nostri giorni, è sempre più un teatro per le apparenze; le decisioni sono prese a porte chiuse negli uffici dell'apparato militare e di spionaggio che lavora direttamente per Wall Street.

9) La legislazione "anti-terrorismo" che si è impiantata in America e in Europa supera e annulla i vincoli e i limiti costituzionali delle nazioni e serve a consentire attitudini totalitarie da parte dei burattini incaricati della gestione del potere.

La lista potrebbe andare avanti per ore, ma il fatto sta che sulla buffonata del terrorismo e dell'attacco dell'undici settembre, è stato prodotto talmente tanto lavoro di studio da parte di specialisti che, anziché stare qui a fare reclami, forse l'unica cosa utile sarebbe quella di creare un indice per riassumere tutto o parte di quel lavoro indipendente. 





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